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mercoledì 4 ottobre 2017

[SpinOff] Episodio 5





Il giorno dopo l'assassinio del sindaco li passai a pianificare il terzo obbiettivo, la banda di motociclisti “No Mercy”. Era un contingente di trenta persone, perfetto per sbarazzarsi di cadaveri nel Bayou ed eliminare eventuali prove.
La loro base era un bar sulla costa meridionale del Mississippi. Il posto era nel bel mezzo di palazzi abitativi. Quello che mi serviva era la possibilità di agire indisturbata senza la costante preoccupazione della polizia.
Contattai via mail criptata un ricettatore, uno di quelli che speravo di non incontrare mai, per l'attrezzatura adatta: una radio per intercettare tutte le frequenze della polizia in città, un fucile di precisione PSG1 e munizioni.
Rimasi deluso, quando al telegiornale non diedero notizia della morte del sindaco e di suo figlio, ma c'era da aspettarselo, in quei giorni era meglio evitare di creare panico.
Il ricettatore mi rispose in serata dandomi appuntamento per il giorno dopo per la consegna. Per pagare avrei usato il denaro che avevo ricavato vendendo la Zonda, ventimila dollari in contanti di piccolo taglio per tutto l'occorrente.
L'indomani mi recai nel Quartiere, entrai in un negozio di pegni con la merce vicino all'entrata e il bancone con la cassa in fondo al locale, l'odore di vecchio mi fece storcere il naso. Osservai meglio la mercanzia, scaffali pieni di oggetti sportivi, mazze da baseball, indumenti, protezioni, modellini antichi, e molti altri oggetti vintage. In una teca accanto al bancone c'erano esposti gioielli di varia fattura e orologi di molte marche diverse.
Camminai spedita verso l'uomo sulla quarantina che stava dietro al bancone. Era basso e magro, il suo sguardo impaziente andava da me allo zaino che usavo per portare il denaro.
- Salve signorina. È qui per scambiare o comprare? - mi chiese con un sorriso nervoso.
- Voglio i proiettili! - gli risposi. Dalla postura che portava sapevo che sotto al balcone aveva un fucile carico.
Lui strabuzzò gli occhi - Come scusi? -
- Hai capito benissimo. Voglio i proiettili del fucile a canne mozze che hai lì sotto. - gli intimai.
Il sorriso dell'uomo sparì, fece scattare qualcosa e appoggiò il fucile sopra il banco. Presi il fucile e lo scaricai delle cartucce e me le infilai in tasca.
Alzai lo zaino e rovesciai il denaro - Ora possiamo parlare di affari. Hai la roba che ti ho chiesto per mail ieri pomeriggio? -
L'uomo sospirò, si girò e malvolentieri andò sul retrobottega. Dopo alcuni minuti tornò davanti con uno stereo alto sessanta centimetri con vari dispositivi incorporati. Tornò di nuovo dietro il negozio e uscì con una custodia di un fucile di precisione e proiettili.
- Sei stata fortunata, questa è roba che non si trova tutti i giorni. - commentò toccando la radio.
- Già... - presi la radio e la infilai nello zaino. Feci lo stesso per i proiettili e presi la custodia, non avevo intenzione di perdere tempo con lui.
- Non sei di molte parole, dolcezza. - continuò.
Chiusi lo zaino - No! - risposi, girandomi e andando verso l'uscita.
- Ehi, ti servirebbe un po' di relax, se vuoi ho dei porno di prima qualità. - insistette.
- Non mi interessa! - gli risposi secco.
- Andiamo, dolcezza. Una bella donna come te ha bisogno di sfogarsi. Ho anche film gay o lesbo se ti va. Oppure sei più per i porno con i vecchietti? Io non giudico. - stava tirando la corda per farmi spendere di più.
- Ho detto no! - ribadii a metà strada dall'uscita.
Lui sospirò grave - E va bene. Solo perché mi piaci ti darò uno dei pezzi unici della mia collezione privata. Che età preferisci, quattordici, dieci, otto? È tutta merce inedita e unica, fatta da me. - si pavoneggiò.
A quelle parole mi fermai, sarebbero bastati pochi passi e sarei uscito - Che cosa hai detto? -
- Ho colto nel segno, eh? È tutto originale e di prima qualità, non te ne pentirai. - esultò l'uomo.
Questo è troppo!  ringhiai nella mia mente.
Mollai lo zaino e la custodia, presi una pala per il giardinaggio da un bidone e sprangai la porta d'ingresso. Mi girai, tornai verso l'uomo confuso, afferrai una mazza da baseball in metallo e aumentai il passo.
- Aspetta... Ma cosa stai...? No! - prese il canne mozze e provò a sparare ma il grilletto scattò a vuoto - Non ti avvicinare! No! - sbraitò cercando invano di proteggersi con l'arma.
Lo disarmai e lo colpii svariate volte. Il sangue schizzò ovunque assieme a materia cerebrale del pervertito. Lasciai cadere la mazza, presi una terza borsa e la riempii dei soldi che avevo lasciato e della cassa. Presi anche tutti gli oggetti di valore nella teca e altre armi dal retrobottega, ed infine mi lavai il viso nel bagno. cercai ovunque i film porno e li gettai sul cadavere, presi una tanica e lo cosparsi di benzina. Accesi un fiammifero e diedi fuoco al corpo. Presi lo zaino, il fucile e la borsa con la refurtiva e uscii dal negozio Aspettai che passasse un tram per fare la maggior parte del tragitto, tornare a piedi era fuori questione e nessuno avrebbe fatto domande per delle macchie di sangue sui vestiti.



Per chi volesse contribuire in questo modo all'editing dei libri: Grazie mille.



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