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mercoledì 24 agosto 2016

Stagione 2 Episodio 3




Passammo il pomeriggio in relativa pace, nubi in lontananza facevano presagire un temporale in arrivo. Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa, un litigio più grosso del normale, una discussione delicata, un altro tradimento che ci avrebbe divisi ma per quel pomeriggio saremo stati uniti.
Cenammo con cibo a domicilio da un locale della Bourbon Street e come ogni sera ci rilassammo a guardare la TV o stando sul computer, quando sentii una presenza strana. Chiusi gli occhi e mi concentrai per identificare questa presenza, notai un gruppo di cinque streghe che correvano sulla Royal Street, era come se stessero scappando da qualcosa che, al contrario di loro, non riuscivo a identificare.
Riaprii gli occhi e mi alzai - Ragazzi c'è un problema... -
In quel momento entrò in casa, aprendo bruscamente la porta, una donna sulla ventina dai capelli castano scuri - Evaline, c'è un grosso problema sulla Royal, dobbiamo intervenire subito o qui ci scapperà un altro morto. - urlò lei col fiato corto.
- Calmati, Kaileena. Lo so, stavo appunto per dirlo a tutti. - le risposi. Kaileena si era unita permanentemente alla nostra congrega dopo la battaglia contro Era, così da poterci tenere d'occhio con più facilità, aveva detto. Secondo me gli piaceva la nostra compagnia.
Loro mi guardarono come se non aspettassero altro, Francis prese le sue spade dalla rastrelliera in soggiorno, Jolene corse in camera e prese il suo arco e le frecce e io presi la mia katana. Uscimmo di casa, noi quattro prendemmo l'unica auto che avevamo tenuto, una Maseati Ghibli S Q4 nera, e Kaileena con la sua moto, una Suzuki GSX-R nera, e partimmo per raggiungere il posto dove stavano combattendo quelle streghe.
La pioggia cominciò a battere sul finestrino, nessuno parlava erano tutti concentrati. Il numero delle streghe era sceso a quattro e si dirigevano verso Bienville sulla Peters Street. Ragionai, se andavano verso il Woldenberg Park sarebbero stati allo scoperto, ma anche i loro aggressori il che gli dava un vantaggio anche se minimo. Sentii una fitta alle tempie, un'altra strega era morta sulla Conti Street ad un centinaio di metri dal loro obbiettivo.
Informai Tiffany e Kaileena, speravo di arrivare in tempo per salvarne almeno uno, era l'unico modo per ricevere informazioni. Eravamo quasi arrivati quando sentii un'altra fitta, un'altra strega era morta, si era sacrificata per aiutare le ultime due ad entrare nel parco.
Parcheggiamo la macchina e la moto, e corremmo ad aiutare le streghe anche se non sapevamo con cosa avevamo a che fare. Usai il teletrasporto per essere più veloce, riuscii ad arrivare appena in tempo per parare il colpo che avrebbe ucciso anche la quarta strega.
Ero completamente fradicio e faceva anche freddo, il mio avversario invece era munito di cappotto nero lungo e cappuccio che non lasciava intravedere il volto. In mano aveva una spada corta coperta di sangue.
- Chi diavolo sei? - chiesi con la guardia alta.
Non ricevetti risposta.
Osservai per un istante le streghe che stavo salvando, erano un uomo sulla quarantina terrorizzato e una bambina che non aveva più di dieci anni, anche lei terrorizzata.
- A-attenta, non è da solo! - mi fece l'uomo. In quel momento arrivarono anche tutti gli altri membri della mia congrega.
La rabbia era tanta, presi un bel respiro - D'accordo. Voi pensate agli amici di questo tipo, io penso a lui. - comandai agli altri.
- Sicura di farcela? - mi fece Tiffany.
- Sicurissima! - le risposi.
L'uomo incappucciato si mise in guardia, e aspettò che attaccassi. Da parte mia l'avrei anche fatto ma il mio istinto mi diceva di restare fermo e così feci. Nessuno dei due si voleva muovere.
Improvvisamente dal buio uscirono altri due forme umanoidi col cappuccio "Eccoli finalmente!" pensai.
Con uno scatto veloce l'uomo incappucciatomi attaccò con un fendente laterale. Io, preso alla sprovvista, faticai a parare il colpo ma per fortuna non subii danni. Il mio avversario continuò ad attaccare con fendenti precisi e potenti ma riuscii a tenere facilmente il passo grazie all'abilità di Legionaria. Schivai l'ennesimo attacco e mi teletrasportai dietro di lui per poi attaccarlo ma lui riuscì a sentirmi in qualche modo e a darmi un calcio all'altezza della pancia, i suoi riflessi erano davvero rapidi.
Il mio avversario si girò velocemente e mi attaccò dall'alto, io parai anche quel colpo ma sentii una fitta al braccio dove tenevo la spada, subito dopo notai che l'acqua era stata spazzata via da un forte spostamento d'aria. La potenza di quel colpo era stata notevole.
Mi allontanai, ero stranito non capivo chi fosse o cosa fosse, provai a colmarmi e a trovare una soluzione. Riusciva a intuire dove mi teletrasportavo e aveva una rapidità e forza notevoli.
"Ho un'idea!" pensai tra me e me.
"Sì, potrebbe funzionare." rispose un'altra voce nella mia testa, era Evaline.
Mi misi in posizione e aspettai l'attacco del mio avversario che menò con due fendenti alti e uno basso. Schivai gli attacchi teletrasportandomi dietro di lui che provò a tirarmi di nuovo un calcio ma io con un tempismo quasi perfetto mi teletrasportai davanti e con una stoccata riuscii a trafiggerlo.
Non emise nessuna parola, a malapena un rantolo di dolore, poi cadde a terra per un attimo per poi sparire nel nulla lasciando lì solo gli indumenti.
Anche gli altri suoi amici fecero la stessa fine per mano di Jolene, Tiffany, Kaileena e Francis. Tutti loro sembrarono straniti, la pioggia era talmente forte che il rumore surclassava gli altri.
Mi girai verso le due streghe che avevo appena salvato - Chi erano quei tizi? -
L'uomo si avvicinò per farsi sentire meglio - Erano degli elementari. Delle bambole costituite da un elemento naturale, in questo caso acqua. -
- Capisco. E voi cosa cazzo fate nel nostro territorio? - gli chiesi aumentando il tono di voce per farmi sentire.
- Mi dispiace, non volevamo, è solo che oltre i confini del Quartiere abbiamo avuto enormi problemi in questi ultimi sei mesi. - spiegò l'uomo.
Tiffany si avvicinò per ascoltare - E che tipo di problemi sono per spingere un un gruppo di streghe a sacrificare la vita per una bambina? -
- Meglio se ne parliamo al vostro covo. - fece l'uomo.
Guardai Tiffany e lei capì. Portammo l'uomo e la ragazzina in un appartamento sulla Royal Street, tutt'altra parte rispetto alla nostra nuova abitazione. Avevamo comprato anche quell'immobile per eventi di quel tipo dove non ci fidavamo delle persone appena incontrate.
- Allora, che diavolo succede? - domandò Tiffany all'uomo.
- Lei è Thessa, ha undici anni ed è una Matriarca. - La ragazzina si scoprì il volto rivelando una chioma rossa, lentiggini su tutto il viso e occhi azzurro chiari intensi - Non sappiamo ancora i suoi poteri, ma un Oracolo ce lo ha confermato sei mesi fa. Da quel momento tutte le congreghe cercano il modo di accaparrarsi il bottino. Il mio obbiettivo e tenerla al sicuro finché quei poteri non si manifestano. - spiegò l'uomo.
- E ce lo dici così? Potremmo essere noi a prenderci la ragazzina e far fuori te. - commentò Francis.
L'uomo rise - Potreste, ma poi dovreste fare i conti con il Gran Circolo delle streghe, e questo si rivelerebbe un grave errore per una congrega così piccola e con un territorio tanto vasto come il Quartiere. - e si levò il cappuccio rivelando il volto di un uomo sulla cinquantina, capelli grigi, volto affaticato e segnato da molte battaglie, alto sul metro e settantacinque.
- Avere una Matriarca tra le proprie fila può rivelarsi un coltello a doppio filo, potrebbe sfuggire al controllo della sacerdotessa o potrebbe prendere facilmente il comando della congrega. - spiegò meglio Jolene.
- Capisco. Ma cos'è il Gran Circolo? - ero curioso, non pensavo potesse esistere una cosa del genere.
L'uomo, Jolene e Francis strabuzzarono gli occhi - Non lo sai? - mi fece il primo, - Ma mamma... - commentò la seconda con una mano sulla faccia, il terzo se ne restò zitto.
- No, non ne ho la più pallida idea. Scusate. - cercai di giustificarmi.
L'uomo sbuffò - Il Gran Circolo è un'assemblea delle più influenti streghe dell'intera nazione. Ogni stato o nazione ha almeno un Gran Circolo e ogni congrega ne risponde a loro. - spiegò - Ma il vuoto lasciato da Era si dimostrò una voragine quindi abbiamo eletto un Gran Circolo solo per New Orleans. - continuò asciugandosi con l'asciugamano che gli aveva portato Tiffany.
Ascoltai con attenzione, sembrava che sotto le righe stesse cercando di dire qualcos'altro, poi l'illuminazione - Un attimo, stai dicendo che la congrega di Era era il Gran Circolo di New Orleans? -
- Esattamente. Chiunque sia stato deve essere davvero forte, oltre ad avere una congrega eccezionale. - commentò l'uomo.
Io e Tiffany ci guardammo per un istante.





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3 commenti:

  1. Ciao!
    Nuovo capitolo bello, bello, bello e il finale... mi viene da ridere ;)
    Volevo chiederti anche una cosa: sul mio blog ho creato una pagina dove inserisco i banner dei blog che seguo e mi piacerebbe inserire anche il tuo, se vuoi.

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    Risposte
    1. Mi farebbe molto piacere però io non ho un banner (non so come farli :/ ).

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    2. Su facebook ti ho mandato il codice da copiare ;)

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