Ciao a tutti! <3
Come promesso qualche giorno fa, eccomi qui a fare la recensione di questo libro di cui l'autore mi ha gentilmente fornito una copia. Quindi, siccome sono di corsa (come al solito Leti - che barba gli impegni!!! :/), direi di cominciare subito senza troppi preamboli ;).
Titolo: Lonely souls - Le streghe di New Orleans
Autore: Andrea Romanato
Editore: selfpublishing (QUI il link dove poterlo acquistare)
Prezzo: €9,99
Trama: Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si trova mezzo morto dopo aver subito un'aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest'ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si sveglia, si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans.
Un anno dopo, tornato a casa da lavoro, aiuta un'altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell'incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.
Recensione: Bene. Parto col dire che tutto quello che leggerete da adesso in poi è una pura opinione personale e che, in nessun caso, offenderei mai un autore, la sua opera e i suoi lettori. Esprimo solo quello che penso, tutto qui.
Detto questo, direi che è anche l'ora di cominciare.
E le prime cose che mi vengono in mente se penso a questa storia sono "nonsense" e "isteria".
Mi spiego meglio (e vi dico già da subito che questa - strano ma vero - nono sarà una recensione particolarmente lunga).
"Nonsense" è per la trama che, se si prende in considerazione soltanto quella di fondo, non è male. Ma è tutto il resto che succede che ha poco senso. Più che altro, accadono tate (troppe) cose che, nella realtà, sembrano impossibili! Un esempio è il fatto che TROPPO SPESSO i personaggi si ritrovano a combattere più volte contro i nemici nel giro di poco (pochissimo) tempo, e combattono come se avessero sempre le energie al massimo, come se fossero eroi/dei che non hanno bisogno di un attimo di respiro o di pausa (cosa che, secondo me, non è minimamente realistica perché, a conti fatti, i personaggi hanno un corpo umano che, indipendentemente dai poteri magici della persona interessata, ha bisogno di tempo per riprendere forze). Voglio dire: va benissimo movimentare la storia con battaglie e azione, però è meglio non strafare, anche perché dopo un po' viene a noia (anche a causa delle descrizioni - secondo me - troppo stile splatter, come se si stesse assistendo ad uno di quei film americani in cui volano teste e braccia e gambe a destra e amanca). Altro esempio è sicuramente il fatto che le cose accadono troppo in fretta, come il rapporto tra Evaline e Valentine che si conoscono e subito sboccia il loro grande amore (ripeto, a me non è sembrato minimamente reale).
"Isteria", invece, per come sono descritti i personaggi. Giuro che, ad ogni pagina che leggevo, l'unica cosa che riuscivo a pensare era "Perché i personaggi di questo libro sembrano sempre più isterici, sempre più incoerenti e sempre più irreali?". Essi, infatti, sembrano tutto meno che reali. Ok, non sono del tutto umani perché hanno dei poteri e delle capacità fuori dal comune che un po' li aiutano ad essere più forti e a guarire prima. Tolto questo, però, i personaggi sono persone, sono umane, che ogni volta, prima dicono una cosa e poi fanno tutto il contrario! La domanda che mi sorge subito spontanea è quindi: "Dove sta la coerenza in tutto questo?".
Questa storia, secondo me, manca di coerenza dal punto di vista dei personaggi (a cui aggiungo una pessima introspezione) e della trama (una mancanza di coerenza che si riflette anche nello stile, difficile da seguire e poco scorrevole); e manca pure di spessore, nel senso che l'ho trovata molto piatta e poco approfondita, per niente coinvolgente.
Mi spiego meglio (e vi dico già da subito che questa - strano ma vero - nono sarà una recensione particolarmente lunga).
"Nonsense" è per la trama che, se si prende in considerazione soltanto quella di fondo, non è male. Ma è tutto il resto che succede che ha poco senso. Più che altro, accadono tate (troppe) cose che, nella realtà, sembrano impossibili! Un esempio è il fatto che TROPPO SPESSO i personaggi si ritrovano a combattere più volte contro i nemici nel giro di poco (pochissimo) tempo, e combattono come se avessero sempre le energie al massimo, come se fossero eroi/dei che non hanno bisogno di un attimo di respiro o di pausa (cosa che, secondo me, non è minimamente realistica perché, a conti fatti, i personaggi hanno un corpo umano che, indipendentemente dai poteri magici della persona interessata, ha bisogno di tempo per riprendere forze). Voglio dire: va benissimo movimentare la storia con battaglie e azione, però è meglio non strafare, anche perché dopo un po' viene a noia (anche a causa delle descrizioni - secondo me - troppo stile splatter, come se si stesse assistendo ad uno di quei film americani in cui volano teste e braccia e gambe a destra e amanca). Altro esempio è sicuramente il fatto che le cose accadono troppo in fretta, come il rapporto tra Evaline e Valentine che si conoscono e subito sboccia il loro grande amore (ripeto, a me non è sembrato minimamente reale).
"Isteria", invece, per come sono descritti i personaggi. Giuro che, ad ogni pagina che leggevo, l'unica cosa che riuscivo a pensare era "Perché i personaggi di questo libro sembrano sempre più isterici, sempre più incoerenti e sempre più irreali?". Essi, infatti, sembrano tutto meno che reali. Ok, non sono del tutto umani perché hanno dei poteri e delle capacità fuori dal comune che un po' li aiutano ad essere più forti e a guarire prima. Tolto questo, però, i personaggi sono persone, sono umane, che ogni volta, prima dicono una cosa e poi fanno tutto il contrario! La domanda che mi sorge subito spontanea è quindi: "Dove sta la coerenza in tutto questo?".
Questa storia, secondo me, manca di coerenza dal punto di vista dei personaggi (a cui aggiungo una pessima introspezione) e della trama (una mancanza di coerenza che si riflette anche nello stile, difficile da seguire e poco scorrevole); e manca pure di spessore, nel senso che l'ho trovata molto piatta e poco approfondita, per niente coinvolgente.
Voto:
Dal blog A Little Nerds Shelf.
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