Titolo: Lonely Souls: La guerra occulta delle streghe
Autore: Andrea Romanato
Editore: Self Publishing
Genere: Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2017
Prezzo: 2,99 ebook, 9,99 cartaceo.
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Nel Quartiere Francese cinque streghe vengono inseguite da alcuni
individui. Erik e il suo gruppo riescono a salvarne due in extremis,
un uomo e una bambina di undici anni. In seguito si scopre che
la bambina, Thessa, è una Matriarca e che qualcuno le dà la caccia.
Erik decide di nasconderla temporaneamente nel Quartiere ma,
tornando a casa dal secondo rifugio, il gruppo viene ostacolato da
una strega in preda al delirio.
Qualcosa si nasconde dietro a questi eventi che scateneranno una
guerra tra congreghe nella città di New Orleans. Sangue e
terrore attendono la congrega di Erik ma, soprattutto, dovranno
affrontare un nemico mortale quanto imparziale: il destino.
Dopo la mia lunga assenza, torno alla riscossa con la recensione del
secondo volume della saga "Lonely Souls". Dopo aver letto il
primo ammetto che ero scettica a leggere il secondo, perchè,
ovviamente, il primo libro è sempre il primo libro, però non sono riuscita a
resistere. E meno male! Come sempre l'autore è riuscito a coinvolgermi
e farmi entrare nel mondo delle streghe, come se fossi proprio lí, a
New Orleans, con loro. Sembrerá banale ma, ve lo assicuro, non
è una cosa che tutti gli autori riescono a fare.
Nuovi personaggi, nuove storie da raccontare e nuove avventure e prove da
superare, questo libro non mi ha delusa neanche un po'! Scordatevi la
solita storiella in cui c'è l'eroe che supera senza difficoltá ogni pericolo,
qui ci sono scontri, battaglie perse e battaglie vinte, delusioni e gioie,
nulla è scontato, ed è una caratteristica che io,
personalmente, adoro.
Detto ciò, vi lascio come al solito un estratto del libro, che, vi ricordo,
potete comprare cliccando sul link scritto all'inizio.
"Tiffany sospirò scrollando la testa, si avvicinò e si sedette accanto
a me. Il suo sorriso era la cosa più bella che avessi mai visto
ed era come la prima volta che le avevo detto di amarla.
Mi sollevò il mento con due dita e mi baciò, la cosa più semplice
del mondo. Mi piaceva quando faceva così e mi piaceva
il sapore che aveva, simile a quello delle ciliegie.
Non udii più il ragazzo ma solo il rumore attutito della
strada. Dal nulla un'esultanza da stadio sovrastò il brusio
del Quartiere, si trattava di numerose persone ma non riuscii
a vedere perché ero impegnato a baciare la mia ragazza.
L'esultanza durò solo qualche secondo per poi
trasformarsi nei soliti rumori dei
musicisti di strada."
Dal blog: Paper Soul
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