Titolo: Lonely Souls: Le streghe di New Orleans
Autore: Andrea Romanato
Editore: Self Publishing
Genere: Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 21 Gennaio 2016
Prezzo: 2,99 ebook, 9,99 cartaceo.
Lunghezza stampa: 187
Autore: Andrea Romanato
Editore: Self Publishing
Genere: Urban Fantasy
Data di pubblicazione: 21 Gennaio 2016
Prezzo: 2,99 ebook, 9,99 cartaceo.
Lunghezza stampa: 187
Sinossi
Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito un’aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest’ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans.
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un’altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell’incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un’altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell’incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.
Estratto
Rimase immobile, poi ebbe qualche spasmo. Aveva gli occhi di fuori, dalla bocca fuoriuscivano sangue e saliva diluiti dalla pioggia. Estrassi la lama con un movimento netto, il sangue sgorgò a fiotti copiosi inzuppandomi la felpa. Con un tonfo il corpo stramazzò in una pozzanghera.
Indietreggiai, lasciai cadere il coperchio del bidone, feci altri tre passi verso il muro, mi appoggiai e scivolai giù. Mi tremavano le gambe e non riuscivo a smettere di fissare il corpo inerte.
Rimasi lì per alcuni minuti, senza pensare a niente, poi guardai l’arma che avevo in mano sporca di sangue. Ho ucciso una persona!
Lasciai cadere a terra il machete, mi rannicchiai con ginocchia al petto e mi misi a piangere.
Indietreggiai, lasciai cadere il coperchio del bidone, feci altri tre passi verso il muro, mi appoggiai e scivolai giù. Mi tremavano le gambe e non riuscivo a smettere di fissare il corpo inerte.
Rimasi lì per alcuni minuti, senza pensare a niente, poi guardai l’arma che avevo in mano sporca di sangue. Ho ucciso una persona!
Lasciai cadere a terra il machete, mi rannicchiai con ginocchia al petto e mi misi a piangere.
Perché leggere il romanzo?
Esploriamolo assieme all’autore!
- Buongiorno, Andrea. Quando hai progettato questa storia?
Due anni fa ho iniziato a progettarla e da allora non mi sono più fermato sotto questo aspetto. Il fatto è che sto cercando di creare un mondo da scoprire poco a poco, un libro dopo l’altro. Sono stato influenzato dai fumetti della Marvel e D.C. per quanto riguarda la struttura della trama. Molti eroi che combattono contro i cattivi, spesso anche collaborando, all’interno di un unico universo collettivo. Alcuni cattivi diventano buoni e viceversa attraverso le esperienze che vivono e di conseguenza nessuno è davvero buono o cattivo, solo spinto dai propri ideali.
- Sei stato ispirato da qualche lettura, vecchia o recente?
La mia ispirazione viene da film, manga, videogiochi, anime, fumetti, libri, ecc… più roba c’è sul fuoco e meglio è. Il difficile sta nel usare bene questo materiale.
- L’ambientazione è reale o di fantasia?
Entrambe. La storia si svolge a New Orleans ma le lotte, le capacità di ogni strega e la struttura del loro mondo è completamente inventato.
- Il romanzo è autoconclusivo o rientra in una serie/saga?
È parte di una lunga serie/saga di libri che comprenderà sequel, spinoff, oneshot e crossover. Insomma tanta roba da leggere e molti approfondimenti per chi sa trovarli.
- Parlaci dei personaggi e definiscili brevemente con qualche aggettivo. Qualcosa che li renda irresistibili agli occhi del lettore.
Evaline/Erik: Leale e intelligente ma imprevedibile. Tiffany: una dura dal cuore pieno di dolcezza. Valentine: Paurosa ma molto intelligente e furba. Jolene: Impertinente e scontrosa ma bisognosa d’affetto. Francis: Tenebroso e romantico e dall’animo gentile. Kaileena: Scaltra e fedele alle persone a cui tiene.
- Qual è il pubblico ideale per questa storia? È un testo per tutti o per fasce di lettori ben precise, ad esempio per adolescenti, adulti o è pensato per un pubblico prevalentemente femminile o maschile?
Per tutta la fascia da adolescenti in su. Ci sono molte scene di violenza (colpa di una cosa che abbiamo inventato noi umani di nome battaglia.) e parole che potrebbero turbare delle persone.
- Che tipo di linguaggio ha scelto, per questo romanzo? Colloquiale, forbito, diretto ecc…?
Molto colloquiale, dopotutto sono i personaggi che parlano e si devono esprimere in modo realistico. Nella narrazione invece cerco di evitare parolacce, per non creare problemi alle persone sensibili.
- Che cosa desideri comunicare al lettore? C’è un significato nascosto, sotto la trama?
Che in gruppo, anche se ogni singolo e diverso dall’altro, si è più forti. E che se si collabora si possono raggiungere traguardi inimmaginabili. Un gruppo di individui può comunque definirsi una famiglia nonostante i problemi e le differenze, e che può superare ogni ostacolo.
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Conosciamo l’autore, il suo passato
e i progetti per il suo futuro.
Salve a tutti, mi chiamo Andrea e ho trent’anni. Fin da piccolo mi sono sempre destreggiato ad inventare storie, ma quasi sempre rimaneva tutto nella mia testa.
La prima storia che ho scritto è stata a otto anni, era una specie di fanfiction su IT dove i protagonisti erano poco intimiditi dal loro nemico. Alla fine IT moriva come un pagliaccio.
Ho provato a far leggere quella storia alla maestra, era un compito per casa, ma lei mi ha sgridato davanti l’intera classe: “Come ti permetti di scrivere certe cose, sono piene di mostri e scene orribili non adatte ai bambini!” mi urlò. Restituì i fogli e mi diede un’insufficienza. Successivamente ho fatto leggere la storia ai miei compagni, e indovinate un po’, si sono messi a ridere (che per altro era lo scopo della storia). Le parole della maestra mi fecero stare così male che non scrissi più nulla.
A quattordici anni provai a scrivere il mio primo romanzo “Storia di Tera”, ma lo lasciai incompiuto dopo alcune critiche da parte di alcuni parenti, il manoscritto trattava di demoni e loro erano cristiani devoti, potete solo immaginare la reazione.
A vent’anni provai a riprendere in mano Storia di Tera e proporla ad amici, ma anche qui critiche su critiche per il mio modo di scrivere “troppo fiabesco” (?).
Lasciai di nuovo perdere la scrittura fino a due anni fa, quando mi decisi ad aprire Lonely Souls, un blog dove postare gli aggiornamenti di tutte le storie che avevo in mente. Iniziai con una fanfiction su Star Wars, una trasposizione basata sul concetto: e se la “galassia lontana, lontana” fosse distante nel tempo più che nello spazio? Usai quelle poche pagine per sperimentare vari tipi di narrazione, tra le quali la prima persona che uso tutt’ora e con la quale mi trovo benissimo.
Dopo di questa mi sono concentrato sulla storia di Lonely Souls: Le streghe di New Orleans ed ora sto scrivendo il secondo volume intitolato “Lonely Souls: La guerra occulta delle streghe.”, uno spinoff intitolato “Lonely Souls: Angelo della Morte” con protagonista Kaileena Mine e un oneshot intitolato “Lonely Souls: Diario di un futuro passato.” come protagonista Thessa Morgan.
Tutto questo ovviamente tra le critiche dei miei genitori che pretendono diventi un imprenditore ricco in terra straniera. Le discussioni ci sono ancora oggi, non riescono a capire la mia passione.
Ora sapete come è cominciata e come andrà in futuro la mia storia come autore indipendente.
Spero che la mia storia vi sia piaciuta.
A presto. Un abbraccio a tutti.
La prima storia che ho scritto è stata a otto anni, era una specie di fanfiction su IT dove i protagonisti erano poco intimiditi dal loro nemico. Alla fine IT moriva come un pagliaccio.
Ho provato a far leggere quella storia alla maestra, era un compito per casa, ma lei mi ha sgridato davanti l’intera classe: “Come ti permetti di scrivere certe cose, sono piene di mostri e scene orribili non adatte ai bambini!” mi urlò. Restituì i fogli e mi diede un’insufficienza. Successivamente ho fatto leggere la storia ai miei compagni, e indovinate un po’, si sono messi a ridere (che per altro era lo scopo della storia). Le parole della maestra mi fecero stare così male che non scrissi più nulla.
A quattordici anni provai a scrivere il mio primo romanzo “Storia di Tera”, ma lo lasciai incompiuto dopo alcune critiche da parte di alcuni parenti, il manoscritto trattava di demoni e loro erano cristiani devoti, potete solo immaginare la reazione.
A vent’anni provai a riprendere in mano Storia di Tera e proporla ad amici, ma anche qui critiche su critiche per il mio modo di scrivere “troppo fiabesco” (?).
Lasciai di nuovo perdere la scrittura fino a due anni fa, quando mi decisi ad aprire Lonely Souls, un blog dove postare gli aggiornamenti di tutte le storie che avevo in mente. Iniziai con una fanfiction su Star Wars, una trasposizione basata sul concetto: e se la “galassia lontana, lontana” fosse distante nel tempo più che nello spazio? Usai quelle poche pagine per sperimentare vari tipi di narrazione, tra le quali la prima persona che uso tutt’ora e con la quale mi trovo benissimo.
Dopo di questa mi sono concentrato sulla storia di Lonely Souls: Le streghe di New Orleans ed ora sto scrivendo il secondo volume intitolato “Lonely Souls: La guerra occulta delle streghe.”, uno spinoff intitolato “Lonely Souls: Angelo della Morte” con protagonista Kaileena Mine e un oneshot intitolato “Lonely Souls: Diario di un futuro passato.” come protagonista Thessa Morgan.
Tutto questo ovviamente tra le critiche dei miei genitori che pretendono diventi un imprenditore ricco in terra straniera. Le discussioni ci sono ancora oggi, non riescono a capire la mia passione.
Ora sapete come è cominciata e come andrà in futuro la mia storia come autore indipendente.
Spero che la mia storia vi sia piaciuta.
A presto. Un abbraccio a tutti.
Dal blog: I romanzi si raccontano
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