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lunedì 5 settembre 2016

Stagione 2 Episodio 9



Il cancello era aperto, davanti ad esso una guardia anch'essa incappucciata, la luminosità era scarsa data da alcune lanterne e fiaccole ma si riusciva a vedere abbastanza bene da poter camminare tra le tombe in marmo e dei piccoli mausolei a forma di edifici.
Camminammo per altri cinque minuti, ero costantemente all'erta su ogni ombra che vedevo, perfino la mia. Arrivammo a una specie di catacomba, Mei mi fece cenno di entrare anche se io ero molto titubante ma non potevo tirarmi indietro.
Percorremmo alcuni metri di corridoio e poi quasi d'improvviso lo spazio si aprì in una grande sala illuminata a candele, altri individui incappucciati erano arrivati prima di noi ma non erano tutti, eravamo solo gli ottavi.
- Chi è quella? - fece uno a Mei.
- È una mia collaboratrice, ero di fretta oggi quindi le ho detto di venire. Qualche problema? - rispose a tono lui.
- Non è permesso, solo i membri del Gran Circolo possono parteciparvi. - fece un altro.
- E da quando? Non è mai esistita questa regola. - controbatté Mei.
Il tizio si avvicinò a grandi passi - Da adesso! - sbraitò cercando di colpire Mei con un pugno.
Un altro uomo alto un metro e novanta lo fermò appena in tempo prima di colpire il vecchietto - Fermo, non vorrai far scoppiare una guerra in città per una cazzata del genere vero? -
Il tizio all'inizio sembrò voler continuare poi si calmò - Fanculo! - gli rispose e si rimise in un cantuccio per gli affari suoi.
- Scusalo, abbiamo tutti i nervi tesi a causa della nuova Matriarca. - cercò di scusarsi l'uomo che aveva fermato l'altro.
- Non c'è problema. - gli fece poi si rivolse a tutti - Posso assicurarvi che non darà fastidi di alcun genere, è una delle poche persone di cui mi fido. - spiegò.
Tutti nella stanza rimasero zitti, segno che non avrebbero più parlato finché non avessi combinato qualcosa.
"Nervi tesi? Quello stava per scatenare una guerra tra congreghe per una cazzata del genere!" sbottai tra me e me.
"Non mi stupisce affatto che qualcuno perda la testa!" mi fece Evaline.
"Hai ragione, meglio starsene calmi e ascoltare cosa hanno da dirsi, almeno per ora." le proposi.
"Buona idea!" mi rispose lei.
Aspettammo qualche minuto e anche il resto dei convocati alla riunione arrivò.
Non riuscii a distinguere nessuno dei membri nemmeno dalle voci, capii solo che tre di loro erano donne dalla voce più squillante, ma nulla di più.
Cominciarono con elencare ognuno di loro i problemi interni e le diatribe tra loro e le congreghe minori. Poi passarono alle incursioni dei Crociati più frequenti del solito, con alcuni battibecchi sul come agire: alcuni volevano attaccare e ucciderne il più possibile, altri invece preferivano nascondersi in bella vista, alla fine si decise che se i Crociati avessero fatto del male ai membri delle congreghe appartenenti o alleate del Gran Circolo avrebbero contrattaccato con il pugno di ferro. Dopo altre discussioni inutili si cominciò a parlare di faccende diverse.
- Dobbiamo restare uniti. Non possiamo permettere a nessuno di far del male alla nostra gente, è per questo che è stato creato questo Circolo. Uniti siamo forti, ricordatevelo. - fece un uomo durante un litigio.
- Forti? Non farmi ridere. Abbiamo dovuto lasciar fare alle anime solitarie quello che noi avevamo paura di fare, ossia uccidere la Matriarca Era. Ricordi? - sbottò un altro.
- Stai parlando della fantomatica congrega Lonely Souls? - chiese una delle donne.
- Esatto, proprio quella! - l'uomo fece una pausa - È grazie a loro se Era non cammina più su questa fottuta terra. - il tono era serio e di autocritica.
L'uomo che si era messo i mezzo al litigio scoppiò in una fragorosa risata - Sei un bambino se credi a queste idiozie. Nessuno può sottrarsi al rito di iniziazione, è una legge della stregoneria e della nostra città in particolare. Quei ragazzini si sono solo trovati tutti nello stesso posto e allo stesso momento con davanti a loro un ostacolo da superare. Di sicuro quelle streghe si saranno disperse da qualche parte, oppure sono morte. - spiegò.
- Eppure molti parlano ancora delle loro gesta e che si aggirino per la città. Se chiedessimo loro di unirsi a noi... - l'uomo non riuscì a finire la frase, fu interrotto dal suo rivale di discorso.
- Come osi solo proporre un'assurdità del genere? Credi davvero che potremmo accettare un accozzaglia di anime solitarie in questo sacro Circolo? - sbraitò.
Avevo superato il limite di sopportazione, stavo per intervenire quando Mei mi anticipò - Quell'accozzaglia di anime solitarie ha ucciso Chan Fung e i suoi tirapiedi liberando la mia di congrega. Per non parlare di Era e il suo Circolo interno di streghe pressoché invincibili dal nostro punto di vista. Eppure li hanno sbagliati, uno dopo l'altro. È innegabile che siano straordinarie. - fece una pausa per far assimilare bene ai presenti ciò che aveva detto - Forse dovremmo chiedere il loro aiuto! -
L'uomo in disaccordo si avvicinò a Mei - Non mi abbasserò mai a tanto! - ringhiò facendo rimbombare la sua voce sulle pareti della cripta. A quanto pare sembrava che quel tizio fosse il capo lì dentro.
- Ascoltate, dalle mie fonti ho saputo che alcune streghe impazzite si aggirano per New Orleans, e per di più abbiamo il problema della Matriarca. Davvero siamo in grado di gestire tutto questo soltanto noi? - chiese a tutti i presenti, ma sembrava rivolto soprattutto a me.
- Per quanto riguarda la Matriarca, dobbiamo eliminarla, oppure sarà guerra... - l'uomo prese un respiro profondo - Ora dicci di più su queste streghe impazzite. - ordinò.
Mei sembrava titubante a riguardo, lo capivo era l'ennesima scusa per cambiare discorso. Il vecchietto raccontò tutto ciò che sapeva sulle streghe impazzite sorvolando il nostro coinvolgimento.
Tutti nella sala rimasero ammutoliti, forse per paura o per il semplice ragionamento. Dopo un po' cominciarono i battibecchi e i brusii dei vari membri, era evidente che cominciavano a capire la gravità della situazione.
- Se sono stati davvero i Crociati allora la pagheranno! - sbottò uno.
- Hai ragione, dobbiamo fermare questa barbarie sul nascere. - continuò un'altra.
- Ma i Crociati uccidono le streghe, non ho mai sentito che le usassero per i loro esperimenti. - fece un altro ancora.
- E chi altro potrebbe essere allora? - chiese un altro ancora.
Il primo provò a replicare ma il capo lo interruppe - Questo è un problema secondario. - alzo la voce - Quello che più ci interessa ora è un piano per proteggerci da tutte queste minacce. - da come si muoveva sembrava un dittatore che parlava al suo popolo.
Molti dei presenti annuirono ma non proposero nulla, erano evidentemente intimorirti da quella persona.
"Che manica di codardi!" pensai.
- È incredibile che ci siano ancora così tante congreghe attive a New Orleans. - sbottai, non mi ero reso conto di aver parlato a voce alta.
Tutti girarono il capo verso di me, non riuscii a vedere i loro volti ma sentivo le occhiatacce d'odio che mi stavano lanciando.
- Tu... come osi proferire parola in questo luogo sacro! - mi urlò il capo. Un'altra volta la voce si diffuse con un eco profondo per tutta la catacomba.
- Tutti voi siete solo degli idioti opportunisti. - cercai di soffermarmi sui vari gruppi di persone mentre pronunciavo la frase - Non fate altro che sfruttarvi l'un l'altro, nascondendo informazioni vitali, mentendo, facendo la voce più grossa per avere potere sugli altri. Patetici. - continuai.
Il capo alzo la mano - Indico una votazione. Chiedo che venga giustiziata immediatamente, chi è a favore? -
La maggior parte di loro alzò il braccio decretandosi a favore per la mia esecuzione. Mei non era tra questi.
- La maggioranza vince! Ora muori! - detto questo l'uomo fece dei gesti con le mani e creò delle lance d'acqua che scagliò verso di me. Con non poca fatica riuscii a teletrasportarmi alle spalle del mio avversario. Mi guardai attorno, i presenti rimasero stupefatti e ammutoliti per ciò che avevano assistito, il capo invece stava tremando.





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