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martedì 6 settembre 2016

Stagione 2 Episodio 10




"Ma perché ogni volta mi attaccano, cazzo?" sbottai.
"Forse è per colpa del tuo modo arrogante di porti con la gente." mi schernì Evaline.
"Fottiti." le risposi con un sorriso.
"Vedi che ho ragione. Però ora che hai intenzione di fare, genio?" mi chiese lei.
"Beh..."
Non riuscii a finire la frase nella mia mente che il capo mi sbraitò contro - Che cosa significa tutto questo? Esigo delle spiegazioni. Subito! -
- L'hai attaccata e lei si è difesa. Non mi sembra un crimine questo! - rispose Mei.
- Noi abbiamo votato per la sua morte e lei si è permessa di difendersi usando poteri che non dovrebbero esistere, questo è un crimine! - urlò furioso. Ormai era chiaro che il potere decisionale di membro del Gran Circolo aveva dato alla testa la maggior parte di loro.
Ragionai sul come agire ma non mi venne nulla in mente, ogni mia opzione rischiava di peggiorare le cose. Tutti erano fissi su di me, se avessi fatto anche un solo movimento otto delle tredici streghe a favore della mia morte mi avrebbero attaccato all'istante.
Dal nulla un rantolo di dolore distolse la loro attenzione da me, una delle guardie stava barcollando con una mano insanguinata protesa verso di noi. Alcuni passi tremolanti dopo incespicò e cadde a terra di faccia, sulla schiena aveva una lacerazione talmente profonda che si vedeva la spina dorsale.
Alcuni membri lo soccorsero senza esitare, altri rimasero fermi a guardare - Che cosa è successo ragazzo? - fece una donna, dalla voce sembrava avere una cinquantina d'anni.
Il ragazzo emise un lungo gemito di dolore - Uno... lui mi ha chiesto di... darvi un... messaggio... -
- Quale messaggio? - chiese la donna con un accenno di preoccupazione nella voce.
Il ragazzo strinse il mantello della donna con le poche forze che aveva - Morirete... tutti... - ed esalò l'ultimo lungo respiro prima di posare il capo a terra.
"Merda!" imprecai.
Non persi tempo, mi concentrai e provai a percepire di chi si trattasse e subito a pochi metri dall'uscita della cripta sentii una presenza molto potente, di sicuro più potente di ogni singola persona presente all'interno.
- Dobbiamo... dobbiamo fuggire! - uno dei presenti cominciò a correre verso nel corridoio.
- No, fermo! - provai ad urlare ma non servì a nulla. Pochi secondi dopo le grida strazianti di qualcuno che veniva brutalmente ucciso rimbombarono sulle pareti diffondendo un alone di sgomento ancora più intenso di prima.
- Che cosa facciamo adesso? - chiese uno dei presenti terrorizzato.
- Se usciamo fuori quello ci massacra, se rimaniamo dentro quello entra e fa fuori alcuni di noi ma almeno qualcuno potrà sopravvivere per raccontarlo. - disse il capo anche se dal tono di voce sembrava sul punto di avere un attacco di nervi.
- Ma di che cazzo parli, imbecille? Se quel tizio entra in un posto come questo ammazza tutti. Gli basterebbe tenere d'occhio l'unica uscita per non far scappare nessuno. Oppure potrebbe usare poteri strani per seppellirci tutti vivi. - sbottai.
- E allora perché non lo fa? - chiese un altro membro del circolo.
Ci rimuginai sopra - Effettivamente non avrebbe senso, a meno che... - sentii i loro sguardi ansiosi di sentire la risposta, si erano dimenticati che pochi istanti prima volevano uccidermi - Per lui non sia un gioco, come il gatto col topo! - finii la frase.
- Non ascoltate questa condannata a morte! Se rimarremo qui saremo salvi. - decretò impettito, sembrava aver catturato l'attenzione dei più spaventati.
Pochi stanti dopo la cripta cominciò a tremare, alcuni cominciarono ad andare nel panico, altri si acquattarono con le mani sulla testa per proteggersi, altri ancora si misero aderenti alle pareti, io ero tra questi.
Il terremoto durò circa un minuto e poi si fermò in un istante. Sapevo che i terremoti non si comportavano in quel modo, infatti era un processo graduale: piccole scosse, apice, e scosse di assestamento. Quello invece era del tutto improvviso, subito all'apice della potenza.
Tutte le persone all'interno della cripta mi guardarono attonite - Che c'è? Ho solo fatto un'analisi logica che anche un bambino farebbe. - li insultai scocciato.
Dall'entrata della caverna artificiale si sentì un rumore di risata, una risata inquietante e squillante simile a quella di una iena troppo cresciuta - Venite fuori o devo schiacciarvi sotto tonnellate di terra e macerie? - urlò, poi tornò a ridere.
- Che cosa facciamo adesso? - chiese Mei.
- Usiamo il piano dell'imbecille. Spiego meglio. Al posto di rimanere qui dentro e aspettarlo è meglio uscire tutti in una volta e sperare che qualcuno riesca a scappare. - ero convinto di quello che stavo dicendo, di sicuro qualcuno sarebbe morto, con qualunque piano si possa avere in mente in una situazione del genere qualcuno muore.
Tutti rimasero in silenzio, il loro terrore era palpabile. All'inizio nessuno di loro volle assecondare il mio piano ma dopo varie proposte assurde accettarono rassegnati.
Ci organizzammo in modo che le streghe più robuste e con poteri che non richiedessero armi davanti a fare da scudo e quelle più deboli in mezzo, invece io e Mei restammo dietro di tutti in caso servisse un piano d'emergenza.
Percorremmo il corridoio che dava sull'uscita, le fiaccole crepitanti creavano innumerevoli ombre al nostro passaggio. A pochi metri dalla soglia della cripta cominciammo a correre. Nel giro di qualche secondo alcune urla si fecero largo per il tunnel, era iniziata la battaglia.
Quando tornai all'aperto vidi due membri del Gran Circolo a terra in una pozza di sangue esanime. Girai la testa e vidi altri due trapassati da delle strane lame di acciaio puro, avevano ancora spasmi nervosi.
Alzai lo sguardo, sopra una delle tombe più antiche a forma di casa c'era un ragazzo con addosso solo pantaloni e scarpe, i capelli lunghi e per niente curati ondeggiavano al vento, un ghigno maligno sul volto.
- Tutto qui quello che sa fare il potente Gran Circolo? - schernì, la sua risata ricordava quella di una iena solo più squillante.
L'uomo che mi aveva attaccato pochi minuti prima si fermò e si girò verso il ragazzo - Non osare insultarci! - gli urlò.
Il ragazzo creò sulle dita una piccola sfera d'acqua che poi si divise in altre quattro sfere più piccole. Con un gesto della mano scagliò i globi liquidi in altrettante direzioni a una velocità impressionante.
- Ragazzina! - mi urlò Mei poco prima di spingermi di lato con un calcio.
Ruzzolai a terra facendomi male a un braccio - Ma che cazzo fai vecchie... - mi fermai e sgranai gli occhi.
La gamba di Mei era quasi del tutto scarnificata e perdeva sangue a fiotti - Ti ho appena salvato la vita... almeno dimmi grazie! - provò a scherzare lui.
- Ve... vecchietto... la tua... gamba... - provai a rispondere.
- Sì, me ne sono accorto. Ora scappa, qui ci penso io! - continuò come se niente fosse.
Mi guardai confuso intorno, altri tre corpi giacevano a terra. Uno aveva la faccia ridotta a un teschio con lembi di carne ancora attaccati, un altro aveva le budella che gli uscivano dalla pancia, e l'ultima era tagliata in due verticalmente.
Il ragazzo sbuffò scocciato - Cazzo, ne ho mancata una. Va beh, rimediamo subito. -
Poi serrò il pugno e un muro di cemento si alzò quasi istantaneamente tra me e Mei.
"Ma che cosa cazzo...? Due elementi?" pensai stupefatto.
Con un altro gesto il muro cominciò a muoversi velocemente verso la mia direzione. Usai le gambe per cercare di attutire il colpo ma fui trascinato assieme ad alcuni corpi vicino a me. Diedi una veloce occhiata dietro di me, una tomba in marmo era proprio sulla traiettoria del muro. Voleva schiacciarmi come una mosca.
Cercai con tutte le forze di teletrasportarmi ma concentrarsi in quell'istante mi risultò difficile. Appena prima di schiantarmi sentii la sensazione che cercavo, riuscii a teletrasportarmi ma con me anche la spinta che mi fece sbattere addosso a un muro con la testa e persi i sensi.




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